salonia elisa
giovedì 18 aprile 2013
lunedì 19 novembre 2012
martedì 5 giugno 2012
sviluppo in bianco e nero
La fotografia è un processo per la registrazione permanente e statica di un'immagine, proiettata per mezzo di un sistema ottico su un elemento fotosensibile: emulsione chimica per la fotografia fotochimica, ovvero quella tradizionale dalle origini ai giorni nostri, sensore elettronico per la fotografia elettronica, oggidì digitale.
Con il termine fotografia si indicano tanto la tecnica quanto l'immagine ripresa e, per estensione, il supporto che la contiene.
L'estrema versatilità di questa tecnica ne ha consentito l'utilizzo nei campi più diversi delle attività umane, dalla ricerca scientifica all'intrattenimento, dalla pubblicità al giornalismo, fino a consacrarla come autentica forma d'arte.
come allestire una camera oscura, lo sviluppo e la stampa della pellicola in bianco e nero, per aiutare tutti coloro che come me vogliono avvicinarsi alla fotografia all'argento (o analogica).
Inizio con un'elencazione di tutto il materiale necessario per poi parlare dello sviluppo e della stampa, troverete inoltre molte risorse utili (ho anche inserito deivideo per far capire meglio certi procedimenti).
Ci sono diversi tipi di C.O. quella di cui parlo in questa sede è la versione "classica" o per meglio dire amatoriale utile per sviluppare le proprie pellicole BN, per camere oscure più complesse e professionali dovrete comprare dei libri specializzati.
Accessori, strumenti e chimici necessari per realizzare una camera oscura:
Un Ingranditore ne esistono di varie marche, una delle migliori è la durst, dovete considerare che ci sono vari tipi di ingrandiotore, sceglietene uno in base alle vostre esigenze e state attenti perché alcuni possono sviluppare solo il formato35mm, altri arrivano anche fino al 6x6, 6x9 ecc...
Inoltre esistono ingranditori che possono sviluppare solo in bianco e nero altri anche il colore, sviluppare a colori è molto difficile e non ne vale la pena, ma un'ingranditore adatto a questo scopo è utile perché possiede dei settaggi che vi permettono più "gioco" sul BN. Consiglio di comprarlo su Ebay o di chiedere a qualche fotografo nella vostra città, accertatevi che sia completo di tutto (anche di obiettivo, che potete comprare a parte).
3 Bacinelle per lo sviluppo la cui dimensione deve variare a seconda di quanto grandi volete stampare le vostre foto e dello spazio che avete a disposizione, io consiglio una 30x40. (potete comprarle a questo link)
In queste bacinelle andranno messi i 3 chimici che userete durante il processo di sviluppo.
3 Pinze di plastica con la punta di gomma vanno accoppiate una per bacinella, le userete per maneggiare i fogli dentro i chimici, sono essenziali (come tutti gli accessori in questo elenco) a meno che non vogliate prendere i fogli bagnati dai chimici a mani nude, non fa molto bene toccare gli acidi con la pelle e inoltre lascereste le vostre belle impronte sulla stampa. (potete comprarle a questo link)
Un termometro di vetro ad Alcool per misurare la temperatura dei chimici e dell'acqua che userete per diluirli. (potete comprarlo a questo link)
3 Cilindri graduati per misurare con precisione i chimici. (potete comprarli aquesto link)
Un timer elettronico per regolare i tempi di esposizione dell'ingranditore, un accessorio che non può mancare nella vostra camera oscura, senza questo strumento potete sviluppare comunque ma avrete la vità un pochino più difficile e sarete poco precisi. Esistono diversi modelli, alcuni amatoriali ed economici altri più professionali, consiglio l'acquisto su ebay oppure a questo link.
Una lampadina rossa senza di essa non andate da nessuna parte, è l'unica fonte di luce che potete utilizzare in camera oscura senza bruciare la carta per sviluppare le foto. (potete acquistarla a questo link)
Marginatore, uno strumento che non è indispensabile ma aiuta ad avere una vita meno difficile in camera oscura, c'è chi se lo è costruito da solo[faidate]:costruire un marginatore ovviamentre senza lame. Consiglio la lettura di questa interessante discussione: Marginatore oppure no?
Io lo comprerò a breve.
Tank universale e spirali da 35mm e 120mm, questo accessorio vi serve per sviluppare la pellicola in negativo (è il passo prima di entrare in camera oscura), cercatela con almeno due spirali in modo tale da poter sviluppare due pellicole 35mm contemporaneamente oppure una 6x6 unendo le spirali. Andremo a vedere dopo come si utilizza. (potete acquistarla su ebay o a questo link)
3 Bottiglie a soffietto per conservare i chimici che verserete nelle bacinelle, mi raccomando non buttateli perché possono essere utilizzati più volte, queste particolari bottiglie buttano fuori l'aria conservando meglio i chimici. (potete comprarle a questo link)
Chimici da usare: ne esistono tanti tipi, ci sono chimici usa e getta perché si ossidano subito, ma la maggior parte dei chimici è riutilizzabile e non serve mettere ogni volta chimici nuovi. La riutilizzazbilità dipende da chimico a chimico. Io utilizzo per sviluppare la pellicola Ilford: ILFOSOL3 (Sviluppo per pellicola), RAPID FIXER (Fissaggio per pellicole e carte), ILFOSTOP (Bagno di arresto inodore), PQ UNIVERSAL (Sviluppo carta).
La scelta dei chimici varia in base alla pellicola.
Alcuni consigliano di iniziare con le TMax che sono oltre che ottime pellicole sono adatte anche per l'astrofotografia avendo un tipo di grana di nuova generazione (T-grain) che diminuisce la grandezza della grana. Con le Tmax prendete i seguenti chimici: Sviluppo TMax, Fissaggio Agfa Agefix.
La scelta della carta, consiglio vivamente di non prendere formati piccoli; il 24x30 da soddisfazione e al bisogno si trasforma facilmente in18x24. Con formati piccoli non si avrà soddisfazione, si avranno tempi molto brevi e si faticherà a valutare i toni.
Io ho acquistato la Ilford multigrade IV RC 24X30 44M POLITENATA GRAD VARIABILE PERLA incluse le spese di spedizione con corriere espresso l'ho pagata 42 euro, sono 50 fogli di carta, praticamente meno di un euro a foglio. La consiglio vivamente, però per fare pratica comprate il pacco che costa meno e in cui ci sono tanti fogli, io ho avuto la fortuna di avere con me un amico esperto di camera oscura che mi ha insegnato parecchi trucchi e di conseguenza per imparare non ho buttato carta (o quasi), ma agli inizi è inevitabile consumarne, anche se usate una guida molto dettagliata, perché certe cose si capiscono solo con la pratica.
Ho trovato due discussioni interessanti su un Forum di Flickr dedicato alla fotografia analogica, ecco i link:
Infine ci vuole una camera (anche uno sgabuzzino o il bagno) in cui non ci deve essere la minima traccia di luce, rendere buia una camera è facile, basta mettere teli scuri davanti le finestre (ovviamente con le tapparelle chiuse), spessori attorno ai bordi delle porte e poi coprire tutte le eventuali luci come led di apparecchi elettronici o luci di elettrodomestici. Mi raccomando, la camera deve avere una finestra o una ventola per far passare l'aria, i chimici non sono pericolosi però in una stanza poco ventilata non vi consiglio una C.O.
sabato 21 aprile 2012
RICERCA SCOLASTICA
Una illusione ottica è una qualsiasi illusione che inganna l'apparato visivo umano, facendogli percepire qualcosa che non è presente o facendogli percepire in modo scorretto qualcosa che nella realtà si presenta diversamente.
Le illusioni ottiche possono manifestarsi naturalmente o essere dimostrate da specifici trucchi visuali che mostrano particolari assunzioni del sistema percettivo umano.si hanno tre categorie di illusioni:
- ottiche, quando sono causate da fenomeni puramente ottici e pertanto non dipendenti dalla fisiologia umana;
- percettive, in quanto generate dalla fisiologia dell'occhio. Un esempio sono le immagini postume che si possono vedere chiudendo gli occhi dopo avere fissato un'immagine molto contrastata e luminosa;
- cognitive, dovute all'interpretazione che il cervello dà delle immagini. Un caso tipico sono le figure impossibili e i paradossi prospettici.
- LA GRIGLIA DI HERMANN
- In alcune illusioni si ha la percezione di parti di immagini che non esistono realmente. In alcuni casi la natura del fenomeno è fisiologica, come nell'illusione della griglia di Hermann o della griglia scintillante. Questo effetto è spiegabile con il processo neurologico chiamato inibizione laterale. L'intensità luminosa percepita di un punto non è data da un singolo neurone, ma diversi neuroni centrali danno un segnale che viene parzialmente inibito dai neuroni circostanti. Poiché nelle intersezioni l'area circostante è mediamente più chiara che non nei tratti di linee, la zona centrale appare più scura.
- Altre illusioni di immagini inesistenti sono invece prodotte dalla mente, come nell'esempio del triangolo di Kanizsa o nella illusione dei cerchi inesistentiFIGURE IMPOSSIBILISi tratta di immagini con due o più possibili figure distinte osservabili. Le singole figure possono essere viste a seconda del punto di vista (per esempio capovolgendole), ed in tale caso la percezione è oggettiva, oppure a seconda delle aspettative, quindi la natura dell'illusione è psicologica e soggettiva.È lo stesso fenomeno che induce a vedere un viso nel disco della Luna o immagini mistiche in macchie di umidità.LA STANZA DI AMESLa stanza di Ames è una camera dalla forma distorta in modo tale da creare un'illusione ottica di alterazione della prospettiva.È stata inventata dall'oftalmologo americano Adelbert Ames nel 1946 su un'idea di Hermann Helmholtz.La stanza è costruita in modo che vista frontalmente appaia come una normale stanza a forma di parallelepipedo, con due pareti laterali verticali parallele, una parete di fondo, un soffitto ed un pavimento paralleli all'orizzonte. In realtà la pianta della stanza ha forma di trapezio, le pareti sono divergenti ed il pavimento ed il soffitto sono inclinati. Le inclinazioni e le proporzioni nella dimensione degli elementi posti alle diverse profondità sono calcolate tenendo conto delle regole della prospettiva.Per effetto dell'illusione una persona in piedi in un angolo della stanza appare essere un gigante, mentre un'altra persona situata nell'angolo opposto sembra minuscola. L'effetto è così realistico che una persona che cammini da un angolo all'altro sembra ingrandirsi o rimpicciolirsi.Alcuni studi hanno dimostrato che l'illusione si può avere anche senza l'utilizzo di pareti e soffitto, ma è sufficiente creare un orizzonte apparente (in realtà non orizzontale) su un appropriato sfondo. L'occhio valuta la dimensione degli oggetti in funzione del finto orizzonte.
IL CUBO DI NECKER
Il cubo di Necker è una illusione ottica pubblicata per la prima volta dallo studioso svizzero di cristallografia Louis Albert Necker nel 1832.Il cubo di Necker è una rappresentazione bidimensionale ambigua. Si tratta di una struttura a linee che corrisponde a una proiezione isometrica di un cubo. Gli incroci tra due linee non evidenziano quale linea si trovi sopra l'altra e quale sotto, così la rappresentazione è ambigua: non è possibile indicare quale faccia sia rivolta verso l'osservatore e quale sia dietro al cubo. Guardando la figura si può facilmente passare da una interpretazione all'altra, si ha una percezione multistabile.L'effetto è interessante perché ogni parte della figura è ambigua per sé stessa e il sistema percettivo umano dà un'interpretazione delle parti tale da rendere l'intera figura congruente. Il cubo di Necker è a volte usato per testare i modelli informatici della visione umana, per comprendere se è in grado di dare un'interpretazione congruente dell'immagine allo stesso modo dell'uomo.Molte persone percepiscono la faccia in basso a sinistra come la faccia anteriore. Questo dipende probabilmente dal fatto che l'oggetto viene soggettivamente visto da sopra, con la faccia superiore visibile. Il cervello preferisce vedere il cubo da sopra.Si noti che il cubo di Necker non è un oggetto impossibile in quanto non presenta alcuna incongruenza e può rappresentare perfettamente un cubo reale. Una rappresentazione paradossale di cubo è invece il cubo impossibile.
sabato 17 marzo 2012
profilo professionale di elisa
benvenuti nel mio blog,mi chiamo elisa e sono un appassionata di fotografia, la studio già a scuola e la trovo una delle materie più belle che dovrebbero mettere nella scuola.
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